Dopo una nottata passata tra dormi e veglia accampati alla meglio peggio siamo pronti per lo sbarco , siamo in terra sarda a Porto Torres, siamo i primi in polposition e come tocchiamo terra abbiamo subito una sorpresa inaspettata, alcuni
SPAGNA …OLE’
Sbarchiamo a Tarifa e dopo aver superato qualche controllo facciamo un veloce passaggio al centro città, bei negozietti e bei localini dove bersi una cerveza ghiacciata, le spiagge sono affollate di kite surf ma sulla strade poco traffico per fortuna,
Il Marocco!
All’arrivo a Casablanca ci subiamo 1 ora e mezza di fila per controllo passaporti, le informazioni qui si pagano..la gente locale è in cerca di turisti da spennare e per qualsiasi cosa ti chiedono soldi anche per risponderti a “dov’è
Il freddo del Canada…
Eccoci sul grande ponte che separa il Michigan dall’Ontario, l’Ambassador Bridge è a pagamento e al di là si fa dogana, fa freddissimo e facciamo fatica a tenere i passaporti nelle mani ormai congelate, nell’attesa, mentre io saltello, per far riattivare
nord America
L’aeroporto di Miami è tutto computerizzato, bello e moderno, all’uscita prendiamo subito un taxi per la zona cargo.. dall’ufficio dell’Amerijet un ragazzo si rende disponibile per aiutarci e scarrozzarci con la macchina, prima volta in tutto il viaggio che alla
Cuba!
Scendiamo dall’aereo e atterriamo nel piccolo aereoporto dell’Havana, siamo nel periodo di Pasqua e non riusciamo a trovare una macchina da affittare. O almeno non qui, ci consigliano di provare in città, dove c’è un po’ più di scelta. Contrattiamo il prezzo
Il Messico…
Dopo il centro America qui la frontiera è lusso, gli uffici sono grandi e nuovi, l’asfalto è appena fatto e tutto funziona bene e velocemente.. o per lo meno così ci sembra per i primi 5 minuti!..all’immigrazione ci fanno permesso
Un passaggio veloce in centro America
Dopo un veloce scalo a El Salvador atterriamo a San Jose e ci rendiamo conto che i prezzi sono già più alti, taxi, cibo e dormire ci costa caro! Dobbiamo aspettare la Vale che arriva col cargo, una giornata sulla
Colombia!
Durante l’attesa facciamo amicizia con un italiano (genovese) che viaggia a bordo di un vecchio Bmw e con cui condivideremo qualche giorno di strada insieme. Fatta l’assicurazione e il permesso temporaneo per la Lambretta ci dirigiamo verso Pasto, percorrendo salite
Arrivati in Ecuador!
All’immigrazione ci dicono che l’assicurazione non è obbligatoria, così in pochi minuti ci fanno il permesso temporaneo e ripartiamo, le colline sono tonde e la strada sale e scende, la gente saluta, i contadini lavorano nelle risaie o nelle piantagioni