All’arrivo a Casablanca ci subiamo 1 ora e mezza di fila per controllo passaporti, le informazioni qui si pagano..la gente locale è in cerca di turisti da spennare e per qualsiasi cosa ti chiedono soldi anche per risponderti a “dov’è il bagno?'” !!
Affittiamo una Fiat 500 rossa fiammante nell’attesa che arrivi anche VaLentina. Man mano che il sole cala i colori delle campagne e delle rocce si accendono di rosa, arriviamo a Marrakesh dove ci fermeremo un paio di giorni, chiediamo a un ragazzo se il riad che abbiamo prenotato è in zona, ovviamente si mostra gentile e pronto ad aiutarci, ma poi non si accontenta della mancia che gli diamo… Ci mettiamo parecchio a togliercelo dai piedi, lezione imparata! D’ora in poi non chiederemo più niente a nessuno!!!
Il benvenuto in Marocco è con il classico the alla menta davvero ottimo, i riad sono strutture tipiche e molto belle. Usciamo per cena alla Medina, il centro della piazza è un caotico ma colorato street food, tante lucette, musica, intrattenitori, tutti ti chiamano e ti tirano nel loro banco per mostrarti cosa puoi mangiare o comprare! Noi ci dedichiamo subito ai vari tipi di cous cous e taijin! Camminiamo tra i vari vicoletti, mercatini, moschee, dalla colazione alla cena si mangia sui tetti adibiti a ristoranti, le location sono molto particolari e tipiche e il cibo marocchino è interessante, ma è dopo il tramonto che la città prende vita e il suo fascino ti travolge!
Prendiamo la strada per la costa, ci fermeremo in una zona famosa per gli ulivi e alberi d’argan, per strada tanti riad che espongono tappeti e varie cooperative femminili per la produzione e vendita d’olio d’argan, sia cosmetico che alimentare è pure economico! Ci rilassiamo in un antico casolare in campagna di proprietà di un simpatico francese, per raggiungerlo abbiamo percorso vari chilometri di strada sterrata (sempre per seguire i consigli del gps) ma ne vale la pena!
La tappa successiva è Sidi kaouki, localita un po’ hippies, su una spiaggia sempre ventilata, paradiso di surfisti.
Essaouira ci affascina con le sue vie strette e colorate, artigianato di tutti i tipi e tanti bei negozietti, ci perdiamo tra i vicoli fino a che non è ora di cena e decidiamo di mangiare al porto dai pescatori, ambiente di sicuro caratteristico, pesce freschissimo ma l’igiene non ne parliamo! Direzione nord, sulla costa, la strada è terribile piena di buche enormi e poco visibili, ma lo scenario è una favola, i colori della sabbia vanno dal giallo al rosso,le scogliere sono a picco sull’oceano, i campi coltivati scendono lentamente fino al mare creando delle onde colorate, i bimbi fanno l’autostop per andare a scuola, i pescatori risalgono dagli scogli con sacchi pieni di percebes. Qualche bella villa con vista panoramica, arriviamo a el Jadida e ci fermiamo all’interno delle mura della città portoghese, il solito the alla menta con dolci tipici su un terrazzo con vista fortezza, un giretto tra la quotidianeita della gente locale e poi riposo che l’indomani sveglia presto per raggiungere Casablanca: la VaLe è arrivata al magazzino della dhl, alla custom tutti gentili ma lenti e senza avere ben cognizione di cosa fare (usare il carnet o no? Questo il dilemma!). Così dopo ore e ore e mille giri avanti e dietro tra gli uffici, riusciamo a tirarla fuori, la nostra prossima meta è la Medina di Rabat. Le città verso nord sono grandi e molto europeizzate, lontane da quell’atmosfera esotica che abbiamo visto fin ora. Molte strade periferiche sono in fase di ripristino e ci tocca passare per i campi, nella terra e nella breccia ma almeno ci imbattiamo in personaggi particolari!
Ultima tappa di questo bel Paese è Tangeri, molto carina la parte delle mura davanti al porto, qui passeremo una bella giornata ospiti in un dar (villa di lusso) prima di imbarcarci per la Spagna.