Al border non sono proprio socievoli, ma tutto scorre liscio e questo è l’importante, paghiamo 60$ per i due Visa e via.
Piove sempre senza tregua, la strada dopo il confine non ha molto da offrire; piccoli agglomerati di abitazioni semplici dove la vita lavorativa si svolge a bordo strada. Non troviamo niente fino alla città di Neack Loeung, dove passiamo la notte in una economicissima guest house. Il giorno seguente viaggiamo sotto la pioggia fino a Pnom Phen, attraversiamo pianure verdi con i campi allagati, incontriamo tanti bufali dalle lunghe corna in ammollo o a bordo strada, templi antichi sparsi qua e la, poi il Mekong con un grande ponte che lo attraversa. Con l’arrivo in città il paesaggio cambia: grattacieli e traffico.
Passeggiamo tra i vicoli del centro, tra i mercati e i gioiellieri di strada, tra palazzi governativi e le belle pagode, per finire a mangiare italiano..ma italiano vero e buonissimo!
Tappa successiva città di Battambang 300 km più a ovest, la parte vecchia in stile coloniale con il suo susseguirsi di piccole botteghe e locali particolari ci piace, qui è famoso il massaggio fatto dai ciechi, un’esperienza che ricorderemo! Il tempo purtroppo è pessimo e con tutta questa pioggia cambiamo i nostri programmi e decidiamo di tirar dritto per la Tailandia. Più ci avviciniamo al confine e più cambiano le coltivazioni, le risaie lasciano posto a piantagioni di granturco, banani e ananas..la strada è invasa da un costante profumo dolce di cocco e fiori. Senza neanche accorgercene… eccoci al border…