Per entrare ci siamo appoggiati di nuovo a Thom che, dopo un cospiquo pagamento, si occupa delle pratiche alla custom, il border si chiama Ban-Laem e qui il regolamento non necessita di guida al seguito ma solo di qualche scartoffia (ogni zona della Thailandia ha le sue regole per chi vuole entrare col proprio mezzo, alcuni border sono più facili di altri..)..la strada è buona, macchinoni e Jeep carichi di gente, tanti mercati e belle case..eccoci in Thailandia!
Puntiamo al mare e arrivati a Laem Song ci accorgiamo che siamo proprio fuori stagione..in giro per strada ci siamo solo noi e 3/4 persone, i tanti ristoranti e bungalow sono chiusi. Qui mangiamo dell’ottimo seafood sulla spiaggia… la strada passa in mezzo tra il mare e gli allevamenti di gamberi, ci imbattiamo anche in una vendita di gamberi all’ingrosso: i lavoratori dividono i gamberi in base alla taglia, li pesano e preparno le cassette per la vendita..facce davvero simpatiche!
Passiamo villaggi di pescatori e attraversiamo fiumi, la strada è a solo 1 mt dal mare, l’acqua è a tratti bella e a tratti no, si mangia pesce freschissimo e buonissimo..gamberoni giganti a buon prezzo!
Stop poco prima di Pattaya, il night market è molto fornito, cibo vario e buonissimo..qui si incomincia a intravedere qualche faccia da turista..per proseguire verso la nostra destinazione dobbiamo passare nella periferia di Bangkok. Seguire il GPS e ci ritroviamo all’ingresso dell’autostrada, dove noi con lo scooter non possiamo circolare!!! Per più volte ci tocca fare contromano le rampe di immissione..da pazzi! il GPS non è affidabile, o ci porta in strade chiuse o ci segnala strade inesistenti, finiamo così su una stradina che finisce a bordo fiume sotto il ponte nuovissimo per Bangkok..arrivano altri motorini così capiamo che c’è un servizio di spola per l’altra sponda..solo qualche centesimo e siamo dall’altro lato, proseguiamo verso il mare. Anche da queste parti, gli unici turisti che girano siamo noi, pochissime le strutture aperte, guidiamo fino Che-Am, qui c’è qualche forma di vita e un divertente street food sulla spiaggia..ci fermiamo!
Ci inoltriamo verso l’interno, tra le tipiche montagne Thai, qualche bel tempio è nascosto tra le rocce, strada bella che alterna mare e montagne fino a Ban Krut, dove ci rilassiamo con un ottimo massaggio..sabbia bianca, sassi levigati, alte palme da cocco..noi soli..wow è fantastico! La strada per Chumpon è un susseguirsi di villaggi di pescatori, miriadi di barche colorate trovano riparo alle foci dei fiumi, la puzza di pesce secco ci perseguita e non riusciamo a farci ancor il naso! Da qui ci dirigiamo a Ranong costeggiando il confine con il Myanmar, passiamo attraverso alte montagne fino la città. .sembra una città fantasma forse perché è domenica chissà! Troviamo alloggio in un hotel termale, ci rigeneriamo con dei bagni caldi e la Jacuzzi termale. La pioggerellina è una costante, così non facciamo altro che mettere e togliere l’antipoggia. .Passiamo boschi e piantagioni di gomma, fino al Khao Sok National Park, fiume che si insinua tra le montagne carsiche..wow che panorama! Da qui iniziamo a godere dell’ospitalità di alcune strutture ricettive che decidono di ospitarci come travel blogger (riportate a fondo pagina).
Sulla strada che attraversa il parco conosciamo un simpatico ragazzo che ha aperto da poco una caffetteria con una vista stratosferica sulle montagne..c’è subito feeling e passeremo con lui un paio di giorni tra caffè, ottimi waffle e cena tipica nella giungla.
Il nostro programma ci porta al mare, nelle belle spiagge di sabbia bianca di Khao Lak, lunghe e oggi desolate visto il tempo eperiodo. Il mare è bello nonostante il cielo grigio, da qui partono le mini crociere alle isoleAndamane e alle Similan, le più belle e incontaminate di questo mare!
Direzione Krabi con le sue montagne carsiche inconfondibili, paesaggio molto wild..ci imbattiamo anche in un parco nascosto dentro una fessura nella roccia, dentro è immenso con vegetazione fitta, tempietto e zone di riposo..pioggia tanta e strade a tratti allagate.
Il programma di uno stop al mare viene posticipato a Ko Lanta che raggiungiamo salendo su una chiatta che costeggia la foresta di mangrovie e poi attraversando un ponte di nuova costruzione, dopo aver esplorato alcune tra le spiagge più belle ci ritiriamo nel nostro resort dove ci riposiamo con il rumore della risacca in sottofondo. Su questa isola si vedono facce occidentali ma scopriamo che molti vivono qui e che quindi i turisti non sono molti in questo periodo dell’anno (ci credo con tutta sta pioggia!)
Ritornati sulla terra ferma ci aspetta tanta strada, lecittà sono allagate e danneggiate per colpa della pioggia abbondante e senza tregua che porta giù terra dalle colline e fa straripare i fiumi. Ci sono case che hanno l’acqua alle finestre, la gente cerca di deviare i corsi d’acqua in ogni modo possibile, tante le strade chiuse, le scuole e i templi mezzi sommersi perche costruiti sulla terra.. ma VaLentina non si scoraggia e si infila nell’acqua senza paura.
La nostra tappa fissa al cafè Amazon per ripararci dall’acquazzone dove Filippo fa anche scorta di caffè per le emergenze, piove a non finire e ci dirigiamo tra le montagne direzione Malesia..tante cascate e grotte, ultima tappa thailandese in una home stay a 1 min dal border..la signora cucina solo per noi e ci tratta benissimo..e poi via pronti per un nuovo stato!
Un ringraziamento alle meraviagliose strutture che ci hanno gentilmente ospitato:
– royal Cliff resort- KHAO SOK National park
– Annurak community lodge- Khao Sok
– Palm Hill resort – Khao Lak
–Lanta corner resort – ko Lanta