La nave che da Alat ci porta in kazakistan si fa desiderare, la cosa piu assurda è la mancanza di professionalità da parte degli uffici della compagnia Caspian Shipping (contact@acsc.az)…  dopo 3 giorni a guardare l’orizzonte speranzosi, accampati a terra come barboni e in compagnia di altri 5 viaggiatori e camionisti, arriva la nave e ci prepariamo a ripartire.

Si procede con la dogana di uscita dall’Azerbaijan e poi saliamo a bordo della nave.  Ci assegnano una cabina centrale, senza aria né oblò, una sauna forzata per 30 ore, solo 2 bagni in funzione e il cibo lascia un po’ a desiderare, ma il thè è in abbondanza! Dalla sala comandi sono ben disposti a farci vedere le strumentazioni e la rotta seguita…  noi curiosi non possiamo far a meno che sbirciare… riposiamo male per colpa del caldo asfissiante, ma almeno c’è un letto sul quale poter stendere i muscoli atrofizzati… resta il fatto che questo passaggio nel Mar Caspio è molto caro per il tipo di servizio offerto.
All’arrivo ad Actau, ci attende la trafila per ottenere il permesso per guidare in Kazakistan, con molta calma e pazienza e dopo aver pagato un po’ di tasse, la sbarra della dogana si apre e davanti a noi ci aspettano le montagne brulle, interrotte qua e là da scavi calcarei, il bianco rende il paesaggio lunare, molto affascinante… le macchine sul nostro tragitto sono poche ma i cammelli e i dromedari non mancano… pascolano anche in mezzo alla strada, senza curarsi dei passanti… più avanti il paesaggio diventa piatto, un solo colore fino al’orizzonte… fa molto caldo, l’aria è secca e polverosa… buchiamo una ruota ,un’ottima scusa per fermarci qualche minuto…  il sole tramonta regalandoci uno spettacolo mozzafiato, per poi scomparire dietro la strada. La prima città dopo 480 km è Beynou, unico posto dove far benzina e riposare.

Da qui solo 100 km a separarci dalla dogana… ma che strada!!! 4 ore di fatica su un percorso di breccia bianca misto a sabbia e terra, buche, scavi, dossi… veniamo sballottati a destra e sinistra. Abbiamo dovuto caricare la Lambretta si ulteriori 10 kg, la scorta di benzina, introvabile da queste parti… siamo bassi e pesanti e a ogni buca c’è il rischio di far danni… insomma per essere una strada di collegamento, un disastro!…ma stanno lavorando per asfaltare…magra consolazione! Il driver (Filippo) è stato molto bravo e reattivo, ma anche VaLentina si è comportata bene!

 

Kazakistan… che fatica!

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