Il Perù!

2 ore sotto il sole cocente della dogana, un solo edificio per uscita dal Cile ed entrare in Perù,  scopriamo che avremmo dovuto avere un modulo per lo scooter e che lo avremmo dovuto prendere in Cile.. nessuno ci ha detto niente… dopo un po’ di ricerche incontriamo un ragazzo che ne ha  uno in più! Possiamo proseguire, la prima sosta è anche  la prima città che si incontra, Tacna; centro storico carino e affollatissimo, mercatino dell’artigianato, artisti di strada e una via con solo ottici e dentisti: i promoter all’ingresso e  le immagini pubblicitarie (un po’ bruttine) propongono una visita o vari operazioni.

Percorriamo la strada verso il mare, rocce scure, onde e fabbriche oscene in mezzo al niente, nel frattempo ci sentiamo con i nostri amici di viaggio Fabio e Anna , anche loro da queste parti, così decidiamo di incontrarci ad Arequipa, città colonizzata dagli spagnoli tra il deserto e le Ande. Son passati 3 mesi da quando, dopo aver viaggiato insieme in Myanma,  le nostre strade avevano preso direzioni opposte, e così eccoci di nuovo insieme a condividere informazioni e avventure tra i vicoli di questa bella città:  chiostri, chiese, conventi molto belli e poi il coloratissimo mercato.

Decidiamo di fermarci qui per poter fare un’escursione tra i villaggi andini fino alla Valle del Colca, passando per un valico a 5000 mt tra le vette innevate dei vulcani, gli insediamenti risalgono all’era preinca e le coltivazioni a terrazza sono tutt’oggi produttive, mais,quinoa e tantissime varietà di patate. Assaggiamo vari piatti tipici e accarezziamo i pregiati e morbidissimi baby alpaca..nell’uscire dalla città per tornare verso il mare passiamo in un canyon sabbioso dove il vento e l’acqua hanno creato dei bei disegni. Dopo uno stop a Camana’ la strada diventa un continuo sali e scendi a picco sul mare, con a destra alte montagne sabbiose, la foschia è una costante qui, ci coglie di sorpresa una piccola tempesta di sabbia. Fastidiosissima per noi con tutti questi aghi a conficcarsi addosso e faticosa per VaLentina con tutto quel vento contrario. Ci fermiamo a Puerto Lomas, piccolo villaggio di pescatori su una punta rocciosa, una bella camminata respirando il pulviscolo di iodio che alza le onde.

Ogni giorno speriamo di vedere qualcosa di diverso, ma purtroppo sulla nostra strada c’è solo tanta sporcizia, immondizia, puzza e tanta povertà. Capanne isolate e gente intenta a raccogliere alghe..che con quest’aria sempre offuscata rende tutto un po’ triste.
Costeggiamo i geroglifici di Nazca e Palpa fino a Ica, dove facciano un giro nell’oasi tra le dune, molto carino.
La strada per Lima è trafficata da camion indisciplinati, un susseguirsi di venditori di fichi e  frutta..la periferia è un enorme favelas ricoperta di polvere e smog, noi ci fermiamo nel quartiere benestante Miraflores e giriamo un po’ per il centro, ma non vediamo l’ora di lasciare il caos cittadino, 3 ore per fare 30 km tra slalom pericolosi e frenate all’ultimo secondo. La guida è senza rispetto, ognuno fa e va dove vuole senza guardarsi attorno.

A Paramunga ci imbattiamo in un esibizione di danza tipica in piazza, con belle bimbe tutte acchittate a festa. Per cena si può scegliere o pollo o pollo..e quindi pollo sia! 🙂 la Lambretta stanotte dormirà dentro la rosticceria!
Tappa successiva Nuova Chimbote..è davvero nuova, moderna, bella piazza, ristoranti, night club e un grande centro commerciale, i tuc tuc sfrecciano all’impazzata e assistiamo al ribaltamento di uno..i paesi successivi sono costruiti intorno ai fiumi, unica zona di verde, coltivabile in mezzo tanto deserto. Stop a Chepen sulle pendici di un Monte dove sale ripida la via crucis, dovrebbero averci girato un film! Il centro è animato da musica, balli e una Fiera, fa caldissimo e in questi giorni ci facciamo belle sudate, più si va verso nord e più le città prendono forma, l’ultima per noi è la citta di Piura poco prima del confine,  strada stretta e siamo soli.