Durante l’attesa facciamo amicizia con un italiano (genovese) che viaggia a bordo di un vecchio Bmw e con cui condivideremo qualche giorno di strada insieme. Fatta l’assicurazione e il permesso temporaneo per la Lambretta ci dirigiamo verso Pasto, percorrendo salite lunghe che si inerpicano su per le montagne, sembra il primo maggio, tutti a fare picnic nei prati, vicino ai torrenti o a fare il bagno nelle numerose piscine con acquascivoli: tutti i paesini sembrano in festa, bancarelle e street food colmi di gente… realizziamo poi che è domenica!


Dopo la salita viene sempre la discesa..e che discesa!..noi siamo senza freni e in queste strade a strapiombo sul nulla è davvero pericoloso..proviamo in tutti i modi a scastrare il tamburo ma non viene..serve per forza l’estrattore e noi non lo abbiamo! Con molta cautela si riparte tra canyon e vallate verdi, qui è pieno di alberi di mango e limoni, la gente di questi villaggi è prevalentemente nera e vive in maniera molto semplice.
Arriviamo a Popayan con il temporale ,la città coloniale chiamata la città bianca è molto carina, con la cattedrale e le tante chiese, qui con un’ottima cena di carne salutiamo il genovese, noi andiamo verso Cali dove il traffico e i semafori, aggiunti al nostro problemino di mancanza di freni, ci fanno perdere 2 ore per fare 10km.
Arrivati in una bella zona tranquilla e con l’aiuto di un lambrettista locale che ci porta un estrattore, si procede a smontare il tamburo e a cambiare i freni e poia fare un check completo..ora siamo pronti per le dure salite che ci aspettano!

Passiamo per la zona cafetera dove finalmente beviamo un ottimo caffè,  questa è  zona da ricchi, ville magnifiche e bei resort ..i paesini sono colorati, vivaci e stupendi e hanno tutti nomi conosciuti: Salento, Capri, Finlandia, Armenia, Grecia, Montenegro… davvero carino qui!
La lunga salita è super trafficata da camion e autobus che ci rallentano fino al punto che in due non riusciamo più a ripartire..io mi faccio caricare da un motociclista e Fili da solo riesce a salire..fa freddissimo, c’è nebbia e l’umidità  ci bagna peggio della pioggia. Dopo la linea, ovvero il valico a circa 3000 mt, c’è discesa… 50 km di sola discesa… durante il viggio 2 volte e quando in tarda serata arriviamo a Ibague’ siamo così stanchi che crolliamo.


Il giorno successivo ci dirigiamo verso Bogota, dopo un centinaio di km dalla partenza Fili sente che qualcosa non va..ci fermiamo e ci sono alcuni problemini da risolvere sul cerchio..nonostante il contrattempo arriviamo al cargo in orario e passiamo il pomeriggio dietro a scartoffie per la spedizione..poi lasciamo VaLentina dentro una bella cassa di lusso e noi andiamo da Federico, che ci ospiterà  per qualche giorno nel suo meraviglioso hotel su una collina poco fuori dal centro, qui ci rallegriamo con ottima compagnia, buon cibo e buon vino.

Colombia!
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