L’aereo fa uno stop di transito a Buenos Aires e noi ne approfittiamo per visitare la città, un giretto in centro passando per plaza de Mayo e l’obelisco per inoltrarci poi nei vari quartieri con le botteghe artigianali e negozietti. Camminiamo per tutto il pomeriggio fotografando attimi di vita quotidiana, tralasciando un po’ la dura realtà delle favelas che convivono affianco ai quartieri più ricchi, con solo il treno a dividerli.
Qui, pronto a ospitarci e farci un po’ da guida, Roberto, un Lambrettista di Ancona, che lavora e vive qui da 6 anni. Ci spiega un po’ qual è la realtà del Paese e le difficoltà che si hanno, passiamo una serata piacevole a parlare.
Dopo aver fatto il pieno di asado, parillada e Malvec, ci spetta l’ultimo tratto per raggiungere l’estremo sud… l’aereo atterra nel piccolissimo aereoporto di Ushuaia in tarda mattinata, con un taxi economicissimo raggiungiamo il nostro appartamentino, chesi trova sotto il ghiacciaio a una mezz’oretta a piedi dal centro storico.

Siamo sulla punta più meridionale dell’Argentina, la fine del continente americano e della cordigliera delle Ande… la fine del mondo… questo è ciò che Ushuaia rappresenta per noi marinai e velisti incalliti, l’ idea di una veleggiata quaggiu nel famoso canale di Beagle, ha un fascino irresistibile e così scegliamo il tour meno turistico, per noi perfetto. Saliti a bordo di ‘Paludine’ si naviga con 35 kn e schizzi in faccia nel punto più stretto del canale, dove Chile e Argentina sono davvero vicini, fino a raggiungere un isolotto sabbioso dove centinaia di pinguini sono pronti per la muta, con la prua proprio sulla terra osserviamo divertiti i loro movimenti buffi, i loro tuffi perfetti e il piumaggio soffice che rotola smosso dal vento. Proseguendo tra isolette e stretti passaggi, troviamo leoni Marini e tanti ma tanti tipi di uccelli acquatici, passiamo un’ indimenticabile giornata e un po infreddoliti ci scaldiamo in un bel locale fronte porto (che diventerà il nostro luogo di ristoro fisso) con dell’ottimo rosso accompagnato da formaggi misti.


Il centro citta è carino e molto turistico, molti i negozi di souvenir, abbigliamento sportivo e cioccolaterie, così facciamo un po’ i turisti tra i mercatini di artigianato a ritmo di tango.
Affittiamo una macchina in una giornata piovigginosa e ci dirigiamo al parco nazionale terra del fuoco, fino al fiordo di bahia lapataia, i paesaggi sono meravigliosi, montagne, neve, laghi, mare..uno spettacolo della natura!
Passiamo per una foto al treno a vapore della fin del mondo, questi binari 100 anni fa trasportavano i detenuti dal carcere di ushuaia ai boschi per tagliar legna, ci lasciamo coinvolgere dai racconti sugli indios che abitavano queste terre, gli Yamanas, vivevano nudi con queste temperature Sopravvivevano cospargendosi il corpo di grasso di foca, che funzionava come una protezione per neve, pioggia e vento (il gorotex di oggi) e avevano sempre un fuoco acceso, per questo i primi esploratori chiamarono questi luoghi “terra del fuoco”.


Passiamo poi per il ghiacciaio Martial e girovaghiamo tra boschi e ruscelli..giornate bellissime a stretto contatto con una natura estrema! Decidiamo di risalire la patagonia utilizzando gli autobus, molto più cari degli aerei ma almeno riusciamo a godere del paesaggio. Così superiamo la bella città di Tolhuin con il grande lago Fagnano, fino a passare lo stretto di Magellano e Rio gallegos, costeggiamo la strada che porta a Torres del Paine e facciamo stop alla bella cittadina di el Calafate con escursione al ghiacciaio Perito Moreno che con i suoi 74 mt di massima altezza (e circa 170 mt sommersi).. è uno spettacolo che lascia a bocca aperta!


L’ autobus passa per el Chalten, minuscolo paesino di montagna con la fantastica vista sul fitz Roy, per poi risalire fino a San Carlos de Bariloche… solo steppa a perdita d’occhio e ogni tanto aquile, condor e guanacos.
Qui sembra di stare in Svizzera, la via principale con i suoi negozi ed edifici è in stile alpino molto curato, alle spalle la catena montuosa e innevata delle Ande e davanti il lago. Passiamo una bella giornata deliziandoci anche con dei gustosi cioccolatini e poi ripartiamo verso il confine cileno.

Terra del fuoco
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